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( le informazioni in questa pagina sono state messe cortesemente a disposizione da Silvano Fait )


... Per quanto riguarda i differenti tipi di società merita un piccolo approfondimento la d.o.o. (društvo s ogranicenom odgovornošcu - l'equivalente della nostra srl). Può essere composta da più soci o anche semplicemente da un socio unico (una srl unipersonale). Il capitale sociale e suddiviso in quote e non in azioni. Una d.o.o. è una persona giuridica a tutti gli effetti, assume diritti e obblighi propri e risponde degli impegni assunti con le proprie attività. L'ammontare minimo del capitale sociale è di 20.000 HRK (kune). Prima della registrazione ne deve essere conferito almeno un quarto, con un minimo di 10.000 HKR. E' necessario conferire il capitale apportato in denaro presso un'istituzione finanziaria croata. L'atto costitutivo deve contenere uno statuto con le regole sociali, nel caso di società unipersonale si parla invece di dichiarazione di costituzione. La forma è quella dell'atto pubblico notarile che deve contenere:

• Indicazione dei soci fondatori • Nome della società
• Oggetto Sociale
• Capitale sociale complessivo
• Indicazione della suddivisione delle quote
• Indicazione se la società è attiva o meno
• Diritti e obblighi dei soci verso la società ed eventuali diritti ed obblighi della società nei confronti dei soci

Di regola le quote sono proporzionali al capitale conferito. Si può tranquillamente affermare che l'impostazione di massima del diritto societario croato è molto simile a quello italiano. Comunque, se quello che interessa è semplicemente aprire una società di comodo o una piccola società per un'attività in proprio, la srl unipersonale è la scelta più semplice.
Per la costituzione è necessario contattare un legale, a meno che non si conosca abbastanza il croato e si abbia tempo da perdere nei diversi uffici. Nel mio caso il costo della pratica è stato di 750 euro. Penso che un commercialista italiano ad un connazionale, a parità di mansione svolta, avrebbe chiesto di meno. Anche perché la dichiarazione di costituzione è un atto veramente banale, sono quattro o cinque paginette standard che possono andare bene per qualunque occasione. Tra tutti il lavoro più qualificato viene svolto dall'interprete giurato, che deve tradurre il testo nella terminologia giuridica italiana, deve essere in grado di spiegare il senso del testo e perciò deve conoscere e un po' di diritto croato e un po' di diritto civile italiano. Come spesso accade, è anche la persona meno remunerata. Nel mio caso la traduttrice mi ha chiesto 150 euro.


Nonostante i vari aspetti burocratici della vicenda, se il legale è competente, non si perde molto tempo. Personalmente, dopo i vari contatti telefonici e via email, ho inviato i miei dati personali e ho ricevuto una bozza tradotta dell'atto costitutivo, infine abbiamo stabilito il giorno. Dopo la solita notte semi-insonne a bordo del traghetto partito la sera da Ancona giungo il mattino seguente a Spalato dove mi attende in moto all'uscita del porto un socio dello studio (un personaggione, pacato, educato, competente e con un passato di 5 anni trascorsi nei servizi segreti croati durante la guerra col Serbia), lo seguo in macchina, mi conduce nel suo ufficio, mi fa accomodare e mi chiede se desidero fare colazione - rispondo di no, infine mi spiega che deve prendere un tè caldo ed una pasticca perché ha mal di gola ma in realtà preferisce di gran lunga la birra fresca al tè...
Dopo questa parentesi andiamo dal notaio dove mi attende anche l'interprete. Sostanzialmente fa tutto lei: è lei che mi spiega gli atti che vado a firmare, che illustra alla segretaria come e dove correggere il testo; gli altri firmano e timbrano e basta. Il notaio si limita a controllare l'identità (è necessario un passaporto valido, la carta di identità non è sufficiente in questo caso) e a riscuotere la parcella. Infine il mio avvocato mi accompagna alla FINA (Financijska Agencija - www.fina.hr) dove pago un po' di tasse (per un totale di 1233,79 kune - 166 euro circa) e verso il capitale sociale (anche se in realtà il conto della società sarà aperto presso la Splitska Banka - in questo caso è più semplice che in Italia, non c'è bisogno di andare prima in banca e aprire l'apposito conto per le società costituende). Il tutto in meno di una mattinata. Dopo circa un mese, la società è costituita, registrata e tutto è finito. Si può aprire il conto della società sul quale ritirare il capitale sociale versato in precedenza in deposito presso la FINA.

E' importante verificare che durante questo mese il legale abbia proceduto all'iscrizione nel Registro delle Imprese presso il Tribunale Commerciale della Contea in cui la società ha la sede, alla realizzazione del timbro sociale ed abbia notificato la società all'Istituto statale di statistica (Državni zavod za statistiku). E' con la notifica che la società viene classificata ed ottiene il numero identificativo.
Ultimo, ma non meno importante, è la registrazione presso l'Ufficio distaccato dell'amministrazione finanziaria (Porezna uprava; il sito web www.pu.mfin.hr dispone anche di pagine in inglese ove è illustrato ogni genere di imposta e tassa esistente in Croazia). Nel mio caso l'avvocato non ha proceduto a tale registrazione e me ne sono accorto solamente dopo, quando, riconsegnatimi tutti i documenti della società, tornato in Italia, mi sono messo a controllarli e ad inserirli in un raccoglitore. Non è stato bello, anche perché trovare un impiegato pubblico che parlasse uno straccio di inglese commerciale all' ufficio delle imposte di Spalato è stato non facile. Come in tutti gli uffici pubblici di mezzo mondo si viene rimpallati da un telefono all'altro, la linea casca, l'impiegato è a bersi un caffè, senza contare la super-burocrate che dopo un breve scambio di saluti in croato alla domanda "may I speak in English ?" risponde con un altisonante sproloquio "qui siamo alla direzione fiscale di Spalato del ministero delle finanze della Repubblica Croata e il personale parla, legge, scrive in croato" più altre parole sullo stesso tono (sempre in croato naturalmente…) che non sono riuscito a comprendere per finire con un bell' "arriverela" e giù la cornetta del telefono.
Fortunatamente, dopo plurimi tentativi, trovo un volenteroso dipendente statale che parlava inglese (ma capiva poco o niente di imposte e pertanto riferiva le mie domande ad una collega e cercava di tradurmi le risposte) il quale mi informa che non esiste un termine preciso per la registrazione della società presso il fisco, l'importante è che questa avvenga prima dell'inizio effettivo dell'attività economica (altrimenti è prevista una sanzione di 8000 kune - che anche se non son euro poco non è). E' importante quindi trovarsi un ragioniere che tenga quel minimo di contabilità, ed assolva gli obblighi formali, giusto per non incorrere in sanzioni stupide ed evitabili. A questo punto due sono gli argomenti che meritano una trattazione: la figura dell'agente immobiliare, in cui è impossibile non imbattersi se si è stranieri e le banche croate.

( per saperne di più )

... continua ...

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