Vacanze Spalato Ugljan Hvar

Diario di una vacanza in Dalmazia tra Spalato ed isole Ugljan e Hvar

Il nostro primo viaggio in Croazia è stato all'insegna dell'improvvisazione. Pur avendo già qualche idea su quali mete dirigersi, ci siamo avventurati in pieno agosto senza prenotazioni... In effetti le possibilità di alloggio sono quasi infinite, ma non è stato poi così facile come si dice trovare una sistemazione ovunque.
Finchè non ci si sbatte il naso non si impara!!!
Alla fine un posto si trova, ma implica una certa perdita di tempo e la necessità di accontentarsi. Quindi, visto che non si ha il margine per fare i raffinati una volta arrivati là, tanto vale prenotare in anticipo a scatola chiusa prima di partire. Premesso ciò...l'idea che ci siamo fatti della Croazia è quella di un paese molto bello e promettente di numerose possibilità di escursioni. La nostra prima tappa è stata Zadar, carina ma un pò troppo turisticizzata per i nostri gusti, veramente affollata e piena di negozianti e ristoratori maleducati, privi delle più elementari nozioni di correttezza e disinteressati alla cura della cucina (e non siamo dei raffinatoni!). Quindi, se possibile, sicuramente meglio mangiare fuori dalla città.
  • Spalato

    Spalato

  • spiaggia Kastelet a Spalato

    Kastelet

  • Spalato la Riva

    lungomare

  • il porto di Kukljica

    il porto di Kukljica

  • le spiagge di Ugljan

    isola Ugljan

Abbiamo optato per il rapido trasferimento nella vicina isola di Ugljan (dopo aver telefonato per trovare un alloggio) che si è rivelata una scelta felice, sia per l'atmosfera più raccolta dei paesini (noi eravamo a Preko, il porto principale e credo anche il più abitato) che per le calette nascoste. Abbiamo soggiornato per 6 notti in un monolocale proprio di fronte al porto, che non splendeva di luce propria... ma avevamo comunque a disposizione l'angolo cucina, un balconcino e soprattutto un affitto modesto di 30 euro al giorno in due. Consiglio: portarsi da casa caffettiera, scolapasta, apriscatole (non tutte la scatolette hanno l'apertura furba..!!!!) e magari pasta, olio e adattatore per corrente (se li fanno pagare bene). Il mare in vicinanza dei paesi e quindi dei porti non ha molto fascino e secondo noi non invita al bagno, ma era comunque preso d'assalto dai turisti pigri che non riescono a spostarsi dieci metri dalla casa e che lasciano i loro sporchi resti come ricordo.
Per trovare un bel mare bisogna avventurarsi per stradine spesso sterrate che salgono prima in montagna e poi scendono verso la costa, ma generalmente l'ultimo tratto va percorso a piedi lungo sentieri comunque segnalati e più o meno battuti. Lo sforzo viene ripagato dalla tranquillità e dalla trasparenza delle sfumature del blu che offre la caletta in cui si arriva, anche grazie alla presenza di scogli. Le scarpine anti-riccio è meglio portarle, anche se in realtà è difficile riuscire proprio a calpestarli perchè sono nascosti, più che altro per camminare sugli scogli che sono abbastanza taglienti. Una delle escursioni tanto pubblicizzate, la fortezza di Sveti Mihovil, sulla montagna dietro Preko, non ha nulla di speciale ed è veramente mal tenuta, piena di rifiuti e lasciata cadere a pezzi. Perchè non salvaguardano il loro patrimonio artistico e naturale?? Oltre ad essere un dovere dovrebbe essere anche una fonte di ricchezza economica per l'isola, no? appena trovano un angolo, magari su una strada secondaria e panoramica in cui sarebbe anche bello fermarsi un attimo, lo adibiscono a discarica... è un peccato.
La sera sull'isola è meravigliosa: i porticcioli sono illuminati, raccolti e molto romantici, costellati di Konoba, i ristorantini deliziosi che offrono tavolini all'aperto, cordialità e un'ottima cucina, molto curata ed a ottimi prezzi. Segnaliamo a Preko Konoba Petrina e Konoba Barbara; a Kukljika Barba Tome e Stari Mlin. Squisiti i cevapcici, sempre serviti con una salsina standard di peperoni, un pò di cipolla affettata e patatine fritte; buonissimi anche tonno e sgombro ai ferri, insalata di mare e di polipo, calamari alla griglia e cozze, il tutto sempre immancabilmente arricchito con quintali d'aglio (chi non lo gradisce si può mettere il cuore in pace, ma almeno non si abbufferà come noi che abbiamo mangiato come dei maiali!). Anche la bietola e i fagiolini sanno di aglio, solo l'insalata è zona franca. La pasta asciutta non l'abbiamo assaggiata per non rischiare, ma ci siamo indirizzati verso la zuppa di pesce che non è male ma il pesce l'ha visto solo da lontano (d'altronde per 3 euro non si può pretendere chissà cosa) e la zuppa di verdure (molto buona). Magari è meglio evitare di prendere il gelato sfuso, può piacere giusto ai tedeschi! Invece è buonissima la frutta, soprattutto l'uva. Curiosità: abbiamo notato tante auto con targa americana... ma tante... Si sono fatti trasportare l'auto dall'altra parte del mondo per andare - senza offesa - a Ugljan??
Seconda tappa del viaggio è stata Split, dove l'idea era quella di imbarcarci subito per l'isola di Hvar, ma avendo perso il traghetto ci siamo trattenuti il pomeriggio e la notte in città. Ed è stata una buona occasione per visitare una città che in periferia fa venire i brividi... ma nel centro storico offre suggestivi scorci di stradine e piazzette di pietra bianca. Ci sono numerose possibilità di alloggio offerte da persone che vagano con un cartello "apartmani" o "camere", ma chi girava nella zona del porto non sembrava proprio in forma smagliante... comunque non possiamo dire nulla perchè le camere non le abbiamo viste. Siamo invece stati avvicinati in una piazzetta da un nonnino molto pacato e ben tenuto che ci ha proposto una camera a circa 20 euro a testa, "ma bella, bella camera!vedere!". Il nonnino abitava in una stradina adiacente il centro, leggermente in alto rispetto al porto, in una zona tranquilla. A casa lo aspettava la moglie che evidentemente lo sguinzaglia tutti i giorni a reclutare ospiti per arrotondare la pensione. La camera era semplicissima e pulitissima, tirata a lucido ed essenziale, così come il bagno (questo in comune). Sono stati davvero gentili e ci è dispiaciuto non riuscire a fare due chiacchiere con loro perchè non parlavano nè italiano nè inglese... solo croato e tedesco. La sera ci siamo avventurati a mangiare la pizza sapendo di rischiare e pronti a pagarne le conseguenze. In effetti non era un granchè, del tipo fastfood, credo per il formaggio che non era mozzarella e per l'olio.
  • Tvrdni Dolac

    Tvrdni Dolac

  • isola Hvar

    isola Hvar

  • città di Hvar

    città di Hvar

  • Stari Grad

    Stari Grad

  • Sucuraj

    Sucuraj

La mattina seguente ci siamo imbarcati per Stari Grad (isola di Hvar) con l'auto e la speranza che avremmo trovato un posto dove alloggiare nonostante il periodo infuocato. Appena arrivati conviene fiondarsi immediatamente all'ufficio turistico perchè ci è stata assegnata l'ultima camera disponibile in paese al momento... Due intere famiglie di polacchi sono rimaste a bocca aperta quando è stato detto loro che non c'era assolutamente niente a Stari Grad, neanche hotel, e che dovevano rantolare per le altre località dell'isola alla ricerca di un posto. In Croazia gli uffici turistici di ogni paese o città sono autonomi e non procurano sistemazioni in zone che non siano strettamente le loro, quindi bisogna bussare di porta in porta per avere informazioni. La nostra camera a 35 euro la notte in due era ben situata in paese, in una stradina tranquilla con altre casette a due piani dotate di balconi con tavolini, ombrelloni, fili per stendere e circondate da giardinetti fioriti, ulivi e alberi di limone. Peccato non ci fosse l'angolo cucina, ma chi tardi arriva peggio alloggia! Ci sta bene. Già all'arrivo col traghetto si capisce che l'isola di Hvar ha qualcosa in più... se il mare è bello anche al porto!! Infatti sbarcano orde di turisti a raffiche, molti dei quali sgraziati, arroganti, sbruffoni. Bisognerebbe ricordarsi che, anche se si pagano l'alloggio o il ristorante, si è sempre ospiti e siamo noi turisti che dovremmo cercare di adattarci alla cucina del posto ed essere disposti a comunicare con un briciolo di inglese senza pretendere che capiscano al volo l'italiano, soprattutto il dialetto!!! Stari Grad è molto graziosa, piena di negozietti, bancarelle, minimarket e fornai. A differenza dell'isola di Ugljan, non è così facile trovare una taverna genuina in cui mangiare: il turismo di massa ha assatanato un pò i gestori dei ristoranti che hanno ben pensato di alzare i prezzi, diminuire le porzioni e trascurare la cucina, oltre a non cambiarti la tovaglia.
Per trovare qualcosa di dignitoso bisogna addentrarsi nelle stradine interne e non è facile comunque. Grazioso anche il piccolo porto di Vrboska, molto carina Jelsa, mentre Hvar ha deluso le aspettative: a parte il macello di persone riversate a fiume, la città non è così affascinante come si dice... sembra la riviera di Riccione dei poveri, così ostentatamente pseudo-alla moda, con negozi posticci che sembrano essersi materializzati lì per compiacere il turista modello-villaggio-turistico che sembra prenderci gusto nel farsi svuotare il portafoglio da negozianti assetati del suo sangue...(forse ho esagerato). Per non parlare poi degli accessi al mare lungo la costa dalla parte di Hvar ... vi si spiattellano in massa, l'uno attaccato all'altro, tra i rifiuti del pasto del vicino... il tutto in un angolo di insenatura che non è di certo meglio di altri mille punti dell'isola! In fondo l'isola è molto grande e basta guardare la cartina per accorgersi che ci possono essere molte baie tranquille e cristalline per tutti, anche in pieno agosto. Basta allontanarsi un pò da Stari Grad su stradine sospette e tentare qualche sentiero un pò accidentato ma percorribile in macchina, almeno fino a un certo punto, per trovarsi davanti paesaggi mozzafiato con calette più o meno esposte ma sempre dall'acqua splendida.
Consigli per il rientro a Split: soprattutto il week-end una marea di persone prendono il traghetto e la fila inizia già di notte per gli imbarchi di metà mattina, quindi, se possibile, meglio andarsene durante la settimana oppure mettersi in fila per tempo.
Elena e Marco (agosto 2005)

Commenti

  • Abbiamo trascorso 2 giorni a Ugljan (non c'è quasi nulla ma è rilassante), con giro a Muline (bella baia), poi 2 giorni a Kukljica (porticciolo molto carino; un po' più turistica, ma sempre tranquilla e con il lungo mare del villaggio Zelena Punta molto bello, anche per passeggiare)...

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