Labin

Labin - antico centro dell'Istria orientale

Labin si trova nella parte sudorientale della penisola Istriana, su una collina sopra la località turistica di Rabac, dalla quale dista solo 5 km.
Questa cittadina sorta nel Medioevo è in realtà formata da due parti - la città vecchia che si trova in cima alla collina e Podlabin, il nuovo insediamento costruito per i lavoratori delle miniere di carbone della compagnia Istriana Rasa. Le porte dei cittadini sono del quindicesimo secolo, la loggia è del diciassettesimo secolo, il lapidario e i palazzi sono decorati con dettagli rinascimentali e le facciate barocche riportano gli stemmi delle famiglie nobiliari del posto. Per la sua ricchissima eredità, Labin è la meta ideale per chi si in cerca di turismo culturale, sia appassionato di storia e antichità e in cerca d relax e tranquillità, non lontano dal mare.
Dalla cima della collina di Labin si gode di una vista spettacolare sulla città di Rabac, il Quarnero, il monte Velebit e la baia verdeggiante di Prklog. L'economia un tempo basata sulle miniere, oggi i è rivolta all'industria dei metalli e del legno, al commercio e al turismo. Labin è anche famosa per le sue estati culturali, festival di musica classica e per la ricchissima gastronomia offerta nei ristoranti della città.
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Esplorando Labin e dintorni

Il territorio di Labin è delimitato a ovest dal fiume Arsa e dal canale marittimo nel quale trova sbocco e dalla baia del Quarnero, verso nord si trova il fiordo di Plomin/Fianona che prosegue nella valle di Rasa/Arsa. Labin è una penisola allungata lunga 25 km e larga 13 km con coste alte e frastagliate: è un territorio carsico un tempo coperto da boschi con un altopiano che si alta a 200 m sul livello del mare. Sul territorio si trova un solo monte che raggiunge l'altezza di 538 m, il monte Goli, circondato da una serie di alture che non superano i 500 m.
Il territorio di Labin è boscoso, ondulato e punteggiato di valli e doline con terre rosse coltivate , oliveti e vigneti, e il clima è salubre, con rare precipitazioni nevose e una buona ventilazione nella stagione calda.
Il territorio è attraversato dalla strada che porta da Fiume porta a Pola sulle orme di un'antica strada Imperiale Romana, mentre una fitta rete stradale secondaria porta ai paesini più lontani collegandoli tra loro.
I paesi sul territorio di Labin sono Rasia, Zaljev Rasa, Krapan, Sumber, Podlabin, Rabac, Nedescina, Sveti Marina, Skitaca, Martinski e Vinez.
Podlabin venne costruita nella seconda metà del 1930 durante una fase di espansione della Compagnia Mineraria Rasa: la produzione minerari aumentò richiedendo un sempre maggior numero di manodopera e la necessità di procurare alloggi ai minatori portò alla costruzione di case prima a Rasa (1936 - 1940) e poi a Podlabin (1939-1942). Costruita su progetto dell'architetto Eugenio Montuori la nuova città venne inaugurata nel 1940 e sorse su una superficie quasi piatta posta a circa 220 m sul livello del mare: ai suoi piedi si trova il centro storico di Labin, che dista circa 5 km. Come Rasa Podlabin venne costruita vicino alla miniera locale, ma separata per evitare l'inquinamento dovuto alle strutture industriali. La pianta è estremamente semplificata, simile quella di un accampamento Romano con strade intersecate ad angolo retto che dovevano ricreare un illusione di armonia e ordine e all'interno di questa rete di strade trovano posto due tipi di case orientate da nord a sud per impedire alla bora di danneggiarne le facciate - si tratta di edifici a due piani chiamati "kazarmoni" e case più piccole a un solo piano chiamate "kazakape", con piazza cittadina nella parte sudoccidentale. In un'area completamente separata dal resto della città, vennero costruite altre 20 case a un piano chiamate "vilete": questi tipi di costruzione erano un diretto riflesso della divisione gerarchica che vigeva tra i lavoratori della miniera, minatori e personale di supporto, supervisori e impiegati, tecnici ed ingegneri. La piazza cittadina che si trova all'incrocio delle due strade principali ha una forma rettangolare: una parte della piazza veniva utilizzata per il mercato, riunioni di gruppo e manifestazioni, mentre lo spazio più piccolo aveva scopi religiosi e ospita ancora oggi la chiesa con la sua alta torre campanaria. Nella parte più larga della piazza anziché la classica fontana si trova un grande albero e intorno a questo una panchina di pietra circolare. La torre d'angolo chiamata Lictor è un simbolo di potere temporale, mentre il campanile è simbolo di potere religioso. Secondo i piani vicino alla piazza avrebbero dovuto essere costruiti un dopolavoro, un cinema, una scuola elementare, un asilo e un centro sportivo oltre agli uffici municipali e a un hotel per minatori single e a un ospedale per la comunità: la maggior parte di questi progetti rimasero su carta e la designazione di dopolavoro venne data ad un edificio a un piano vicino all'incrocio in direzione di Ripenda.
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Da vedere a Labin

Rasa è il paese più giovane del territorio di Labin e ha una storia simile a Podlabin: vene infatti costruita per le esigenze dei minatori delle vicine miniere di carbone, su progetto dell'architetto Gustavo Pulitzer Finali. Al centro della pianta della città spicca la chiesa dedicata a santa Barbara protettrice dei minatori, che ha la forma di un vagoncino del carbone capovolto.
Krapan si trova sulla strada che da Labin porta a Pola, lungo la valle del torrente Krapan, bonificata negli anni trenta e trasformata in un'area coltivabile che prese il nome di Valle di Arsia e sulla quale affacciano diversi paesi, alcuni formati solo da poche case. Krapan si trova all'inizio della valle e venne fondato nel 1660 da Montenegrini, cominciò a prosperare nel XIX secolo con l'inizio dei lavori nella vicina miniera di lignite, bauxite e marna cementizia oltre a vigne e oliveti e campi coltivati a cereali.
Sumber è un paesino che si trova sulle dorsali carsiche della Valle d'Arsa e il suo nome, Sumberg deriva dai nobili Schomberg vassalli dei conti di Gorizia che dal 1367 ottenne questo territorio in feudo. A Sumber si arriva salendo da Podpican attraversando il fiume Rasa: il paese è formato da poche case e dalla chiesa dei SS. Giovanni e Paolo del 1679 con campanile a vela. la campagna intorno a Sumberg è molto piacevole da visitare : vi si trovano Villa Lazarici, il villaggio di Camabarelici, alcune pittoresche frazioni e in direzione dell'antico castelliere liburnico, le case delle frazioni di Folari, Benasici e Slivar.
Nedescina è un antico borgo che si trova tra campi e boschi ed è un paese agricolo attraversato da un bel vale alberato nel quale viene organizzata ogni anno una grande festa del bestiame (16 ottobre). La chiesa parrocchiale è intitolata alla SS.Trinità e ha un campanile alto 25 m con torre a cuspide quadrata. Fanno parte del comune di Nedescina le terre a nord est della penisola di Labin fino al fiordo di Plomin.
Sveti Marina si raggiunge con una strada che parte dalla piazza principale di Labin e si dirige verso sud: su questa strada si affacciano diversi paesini interessanti tra cui Lovronci sorto sulle rovine dell'antico castelliere di San Gallo e dirigendosi verso la costiera occidentale si raggiunge la valle di Prklog, una insenatura spettacolare riparata da tutti i venti. Uvala Prklog assomiglia a un piccolo fiordo e penetra nella terraferma per 2000 m: era uno dei porti di Labin dove si caricavano bestiame, legna da ardere e prodotti agricoli. Sulla punta di Prklog si vedono ancora i resti di mura difensive. Svoltando a est verso il mare si raggiunge il villaggio di Kranjica, mentre verso ovest si raggiunge Kranjici con la chiesetta cimiteriale di San Fior, vescovo di Novigrad. Al bivio di Prklog comincia la strada costiera che arriva fino a Crna Punta: una discesa piena di curve porta a Sv.Marina circondata da colline di sempreverdi e olive. Sv.Marina ha una bella spiaggia ghiaiosa e la sua punta è adibita a campeggio.
Arrivati al bivio per Sv.Marina sulla strada da Albona verso sud si arriva a Punta Crna, passando per le case sparse di Drenje fino ad arrivare a Ravni dove è stato costruito un villaggio turistico. Qui la strada si fa più stretta ed attraversa campi di ginestre con vista sulla vicina isola di Cres, si attraversa l'abitato di Skvaranska e si passa un'area dominata da boschi di quercia fino a Cerovica per poi raggiungere Skitaca. Le case di Skitaca si affacciano su doline coltivate e cespugli di ginepro e si trovano vicino ad un castelliere di epoca Illirica e a una grotta con stalattiti e stalagmiti che creano effetti spettacolari. In centro paese si trova la chiesa di Santa Lucia del 1616 dal cui sagrato si gode una splendida vista sul Quarnero.
Martinski confina a nord con la Draga e a ovest con il fiume Rasa e a est con Dubrova, è un territorio ondulato con doline e un altopiano che si trova a 300 m sul livello del mare dove si trovano campi e pascoli circondati da boschi e cave di pietra calcarea. Martinski è formato da un gruppo di case in pietra bianca dominate dalla chiesa di San Martino con campanile affiancato alleggerito da bifore, mentre proseguendo verso la valle di Rasa di incontra il rudere della chiesa della Madonna della Salute eretta nel 1632 per celebrare la fine di una grande pestilenza che colpì non solo l'Istria, ma tutta Europa. Tutto intorno a Martinski ci sono paesini pittoreschi collegati da stradine sterrate, chiese abbandonate, resti di castelli Medievali tra boschi sempreverdi e campi coltivati.
Vinez è uno dei tanti paesi che gravitavano intorno al comprensorio industriale e carbonifero sviluppatosi ai piedi del colle su cui sorge Labin. E' un paese abbastanza anonimo, con case ormai dei tutto ristrutturate e una bella chiesa del XIII secolo nella parte orientale del paese - San Nicolò. San Nicolò è uno splendido esempio di architettura Romanica a navata singola, unico del genere in Istria, con abside circolare e volte a botte, un bel portale semicircolare incorniciato da stipiti monolitici e finestre strette a fessura. Proseguendo con la strada che attraversa Vines si raggiungono altri piccoli paesi con case staccate e chiese che risalgono al 600 in diverso stato di degrado tutte in pietra calcarea.

Sapevate che ...

  • Krsan è un bel villaggio Medievale che andrebbe ristrutturato e valorizzato, da visitare a partire dal suo misterioso castello. Il paese è avvolto da mura di pietra bianca ed è famoso per il ritrovamento di un importante testo legale in Glagolitico risalente al tredicesimo secolo...

  • Labin è la cittadina Istriana con il maggior numero di palazzi barocchi e il paese natale di Matija Flacius Illyricus, protestante e braccio destro di Martin Lutero. L'area fu importante centro minerario e la città stessa si erge al di sopra delle miniere di carbone...

  • Sumber vicino al fiume Rasa è da visitare soprattutto per le rovine del suo splendido castello risalente al quattordicesimo secolo. Sono ancora visibili le mura difensive, la porta principale e due ponti di pietra attraverso i quali si accedeva al cortile...

Da fare a Labin

Labin è famosa per la sua vivace vita culturale: in città sono presenti diverse gallerie artistiche, sia civiche che private, un Museo Civico, e il Memoriale a Matthias Flacius Illyricus, collaboratore di Martin Lutero e durante tutto l'anno vengono organizzate mostre e laboratori di arte, dalla pittura alla scultura, visite guidate alla città vecchia in notturna, ma anche eventi musicali come il Jazza Festival a partire da luglio, le serate dedicate ai musicisti di strada e concerti di musica classica nella chiesa della nascita della Beata Vergine Maria.
Anche il programma sportivo è ricco di eventi tra cui la gara ciclistica Terra Albona: non si tratta di una vera e propria gara quanto di una scusa per stare in compagnia, divertirsi e praticare uno sport all'aria aperta che consenta di conoscere il territorio di Labin. Si parte infatti dalla piazza principale della città e ci si dirige verso Nedescina, Erzisce e Tomazici e durante il tour è prevista la visita di alcuni agriturismi con degustazione di prodotti tipici, dal pane fatto in casa al formaggio, dalla frutta di stagione ai dolci della nonna, ai vini locali e alle grappe prima di rientrare a Labin.
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Passeggiata nel centro storico

Labin è uno dei migliori esempi di antico abitato formatosi nei secoli di tutta la penisola Istriana: ha un aspetto pittoresco , di tipo Mediterraneo, con vista spettacolare sul Quarnero ed è collegata da una serie di strade a Fiume (60 km) e Pola (43 km), passando per Barban e Pisin.
La parte più antica dell'abitato ha un aspetto medievale ed è racchiuso da mura, all'interno del quale le strade si dipanano in forma circolare, calli strette e tortuose, scalinate e passaggi a volta.
Dal bivio per Rabac, si sale verso il centro incontrando a metà salita la chiesa della Beata Vergine della Consolazione con loggia con colonne rotonde in pietra calcarea: il pavimento della loggia ospita le pietre tombali di cittadini del secolo scorso e la chiesa è abbellita da un timpano triangolare con iscrizione dell'anno 1537. Al suo interno si trova una Madonna del 1697. Al termine della salita si trova la piazza principale che s raggiunge passando sotto le mura del Torrione Circolare risalente al XVII secolo al cui centro si trova il pilo Veneziano e poco lontano si trovava la chiesa della Vergine Maria demolita quando il piazzale venne allargato e venne costruita la nuova Loggia che in seguitò diventerà il lapidario. Dalla piazza si sale al Torrione Veneto e da qui si entra attraverso la Porta della città chiamata anche Porta San Fior ricostruita nel 1687 in forma barocca. Sopra la porta si trova lo stemma comunale e sopra il timpano c'è il Leone di San Marco. Superata la porta percorrendo un selciato lucidato da secoli di uso si arriva a una piazzetta interna circondata da edifici veneti. Alla Porta si appoggia il Palazzo Pretorio trasformato in Tribunale e davanti alla piazzetta un palazzo ospita un altorilievo zoomorfo che ricorda una scimmia. Nella piazza interna si trova un palazzo in stile classico di colore giallo con torre quadrata che era il vecchio Teatro Comunale , attivo tutt'oggi e sopra il teatro si può ammirare la Torre dell'Orologio con lo stemma della città e gli stemmi del Venier e della famiglia Manolesso (destra). Dalla piazzetta partono tre strade . La prima porta a Palazzo Francovich, con entrata da arco, balcone in pietra sopra una bifora che fu la prima sede dei podestà di Venezia. Il Palazzo è stato trasformato in museo memoriale dedicato a Mattia Flaccio Illirico. Proseguendo si raggiungono un edificio basso che si dice ospitasse il vecchio ospedale, casa Negri del XVI secolo, con portale ad arco e stemma della casata, Palazzo Manzini del XVII secolo con entrata monumentale e di fronte a casa Manzini si trovano i resti della chiesa di Santa Maria del Carmine edificata nel 1615. Risalendo attraverso due ali di case ristrutturate nel dopoguerra si arriva al punto più alto di Labin, un terrapieno difensivo costruito dai Veneziani nel XVII secolo chiamato Fortica o fortezza.
Da qui si gode di una vista spettacolare sull'Istria fino a Premantura e sotto la fortezza si apre una via di fuga chiamata Porta San Biagio. Il bastione quadrato che si trova nel lato sud della struttura chiamato Specola si gode la vista sull'isola Cres e sul monte Osor: oggi la fortezza è diventata un parcheggio pubblico raggiungibile con la strada che passa sotto le mura risalendo dalla piazza. A Sud di Fortica si trovano i resti della Chiesa Parrocchiale dei Santi Sergio e Giusto, protettori della città. Dalla via vicina a Porta San Fior si arriva in cima alla collina, incontrando Palazzo Scampicchio del XV secolo con portale in pietra bugnata, i salgono i gradoni e si arriva alla casa Parrocchiale e al Duomo dedicato alla Natività della Beata Vergine Maria eretta sulle rovine di una cappella del XI. dopo il Duomo si trova la cappella barocca di Stefano con portale ornato e prosegue con Palazzo Lazzarini Battiala in stile barocco Veneziano, costruito nel 1717 è museo civico con una collezione archeologica e una serie di reperti che si costruiscono la storia mineraria della regione. Dalla Piazzetta utilizzando la Porta degli Uscocchi o porta piccola dalla quale si accedeva all'antica cisterna romana e al luogo dove venivano eseguite le esecuzioni capitali.
All'interno delle mura si trova il Municipio, mentre dalla piazza principale si scende verso sud e il campo sportivo e il cimitero, prima del quale si trova la cappella di santa Maria Maddalena con entrata ad arco e proseguendo si incontrano i resti della chiesetta di San Michele mentre sulle pendici occidentali si trovano i resti della chiesetta di Sant'Antonio costruita nel XV secolo oggi abbandonata.

Nei dintorni di Labin

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