Viaggio sull'isola Molat

Tra Brgulje e Molat - dove il tempo si è fermato

Siamo appena tornati dall'isola di Molat: incredibile! La partenza ci vedeva un po' dubbiosi, perchè una nostra conoscente ci aveva avvertiti che sull'isola "non c'è niente!"... e ora al rientro, possiamo confermare: è vero! Non c'è assolutamente niente! Un "niente" veramente stupefacente! Il primo giorno abbiamo fatto tutta la tirata dal confine a Zara, fermandoci quasi subito per "sacrificare" dei calamari alla griglia in un ristorantino lungo la strada con vista mare (chissà se i calamari se ne sono accorti...?) - da Zara abbiamo fortunosamente preso il traghetto per Molat (attenzione! rigorosamente non il sabato! Non ci sono traghetti per Molat il sabato!) e siamo approdati a Molat paese - in realtà al porto di Molat paese, perchè il paese vero e proprio è più in alto, sulla collina. Il viaggio è stato una specie di viaggio nel tempo, ongni onda di mare superata un brandello di stress che se ne andava - ci siamo scatenati come nostro solito con le macchine fotografiche sulle isole inermi - ci sono isole dove non è nemmeno possibile sbarcare le auto!- sui porticcioli, sui velisti, sulle pecore... lo straordinario del viaggiare a settembre - sopratutto per una destinazione "non turistica" secondo i soliti canoni - è che di un intero traghetto eravamo gli unici "disperati" sul ponte più alto! I locali, gli abitanti dell'isola, si stavano godendo il viaggio al bar della nave, magari leggendo un giornale: noi no! Rigorosamente all'aperto a sfidare la canna furmaria del traghetto il cui fumo, dotato di vita propria, ci segue in qualunque posizione (sarà per questo le foto del viaggio sono tutte un po' grigiastre?)
  • Molat isola

    Molat

  • Brgulje foto aerea

    baia di Brgulje

  • centro di Molat con la chiesa

    Molat paese

  • Brgulje lettino da spiaggia

    Spiaggia

  • Brgulje motivo

    Motivi e mare azzuro

Sbarcati a Molat, come d'abiturdine, prendiamo possesso della casa prenotata mesi prima - a proposito casa Goga, l'appartamento a piano terra, bellissima terrazza, bella vista con gli unici pini del porticciolo a farci ombra, bellissimo bagno! Oltretutto il parcheggio per la nostra auto è proprio di fronte, così che scaricare i bagagli non ci occupa che qualche minuto . La proprietaria ci spiega che sull'isola "non si usa chiudere a chiave perchè ci conosciamo tutti e qui nessuno ruba" - confermando la nostra impressione di essere arrivati "nell'isola dei Puffi": piccola, piena di colori, di farfalle e profumi. Domanda: dove si va a mangiare? Lì vicino, in fondo alla baia: il ristorante è abbastanza piccolo, la terrazza sul mare molto invitante, il riso ai frutti di mare di più (il parmigiano no! Sconsigliatissimo!). Per gli acquisti di emergenza (pane, latte e marmellata o patè) c'è un piccolo chiosco nel porto - vicino al bar - mentre il negozio "più grande" (relativamente parlando) è in alto nel paese vero e proprio e vende un po' di tutto: noi comunque abbiamo fatto spese a Zara, abbiamo tutto il necessario anche per una grigliata di carne - non si sa mai!
La prima passeggiata nel paese è da curiosi - ci sono anche le case in pietra che sono la nostra passione!, c'è la posta, il negozietto di alimentari e una manciata di case di residenti. Verso la baia Jaz ci sono case "di villeggiatura" con ampi giardini, una bella pineta percorribile solo per un tratto - o, almeno, noi la percorriamo solo per un pezzo, quello pulito dal sottobosco, perchè non siamo attrezzati per un'esplorazione più approfondita e durante il soggiorno la pigrizia la farà da padrone! La spiaggia della baia è in parte cementata, comodissima, in parte di roccia "giovane" (cioè artificiale), il fondale è pietroso, c'è un po' di sabbia e l'acqua non è subito profonda, tanto che una giovane coppia di tedeschi può far giocare il loro bimbo piccolo. Noi con pinne, maschere e boccagli ci mettiamo a "giocare" più avanti curiosando tra pesci, sassi dalle buffe forme a parallelepipedo e ripeschiamo qualche conchiglia e qualche scheletro di riccio marino (molto belli a forma di palla schiacciata di varie sfumature di verde o di viola).
Passiamo la giornata a cuocere sotto il sole e a nuoticchiare qua e là, un po' per riprenderci dal viaggio, un po' perchè l'assoluta tranquillità dell'isola invita all'ozio totale: ci rifaremo il giorno dopo visitando Brgulje.
Il paese - Brgulje - è collegato a Molat da un'ottima strada asfaltata ad una corsia, dritta, senza grandi dislivelli (a parte per salire e scendere dal e al porto di ogni paese) tanto che è un peccato non aver portato le biciclette (e sull'isola non c'è alcun punto noleggio) - il paese è raccolto intorno a una baia dall'acqua di varie sfumature di blu e verde, il fondale è sabbioso, la spiaggia di cementata e tutt'intorno alla baia corre una passeggiata che percorriamo a piedi: ci sono ben due ristoranti, un negozio che vende di tutto, e tante case private affacciate sul mare con bei girardini colmi di fiori e piante grasse - anche qui l'atmosfera è di relax assoluto.
Nikola - settembre 2005

Commenti

  • Sono stato sull'isola Molat nel 2016 e confermo... è ancora veramente poco turistica. L'ho trovata ancora uguale come descritta qui nel racconto, anche dopo diversi anni. Bella, veramente!
    Gigi di Bergamo (2016)

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