Croazia Info di Branko e Nicoletta
Croazia in Moto - parte quarta
Trogir Tisno

L'interno della chiesa si caratterizza per il perfetto mantenimento del mausoleo romano, con i fusti delle colonne di marmo rosa ed i capitelli compositi bianchi, ma gli avvicendamenti cronologici e culturali spiccano nei due sepolcri gotici, nell' altare barocco e nel pulpito romanico. Per fortuna la coesistenza di vari stili...

Alessandro e Cristina Bignami - abignami AT virgilio.it (giugno 2006)

Spalato Spalato Trogir Trogir

... non turba l'armonia dell'insieme. Anche il peristilio e il tempio di Giove sono particolarmente affascinanti; inoltre, passeggiando per le vie, si trovano alcuni edifici veneziani particolarmente belli. Dopo Spalato, dedichiamo il pomeriggio alla visita di Trogir.
Questo piccolissimo borgo, patrimonio universale dell'UNESCO, è caratterizzato dalla cattedrale del XIII secolo (la cui facciata è in restauro), dalla loggia veneziana del XV secolo con la torre dell'orologio, dalla chiesa di San Pietro, dalla fortezza del Camerlengo e dai palazzi veneziani.
Dopo aver passeggiato per il borgo, ci gustiamo una splendida coppa di gelato in una gelateria davanti al porto ammirando le numerose imbarcazioni provenienti da tutto il mondo (alcune sono australiane). Rientriamo in campeggio e, dopo cena, facciamo due passi sul lungomare punteggiato da numerosi locali dove si può gustare dell'ottima birra.

VENERDÌ 16/06/2006:
KASTEL STARI - VODICE - MURTER - VODICE (km 137)
Oggi ci dirigiamo verso Vodice. La strada costiera continua a consentirci di ammirare dei bei panorami, uno tra i migliori è il belvedere che si affaccia su Primosten. Per giungere a Vodice è necessario superare Sibenik che, nei giorni feriali, è particolarmente affollata e caotica.
NOTA: superato il centro di Sibenik e percorsa una lunga salita si giunge in un punto dove la segnaletica, stranamente, può trarre momentaneamente in inganno (devono aver sistemato lo svincolo da poco tempo). Per proseguire verso Vodice è necessario superare il distributore di benzina, superare la prima rampa dello svincolo (che sembra portare indietro) e imboccare la seconda: non è l'autostrada e non porta solo verso l'autostrada ma consente di raggiungere la meta desiderata (più avanti si trovano le indicazioni). Probabilmente, conoscendo meglio la zona, è possibile aggirare Sibenik con una tangenziale ed essere già sulla giusta direttrice.

Giunti a Vodice scegliamo di soggiornare al Camping Imperial (costoso, circa 20 € a notte) dotato tutti i servizi, con piazzole spaziose che in giugno non hanno il sovrapprezzo anche se ubicate nelle prime file che danno sul mare e sulla passeggiata. Montiamo la tenda e andiamo in centro (sono 2 km e si possono fare anche a piedi; per chi fosse in auto, magari conviene arrivare fino alla zona del porto, parcheggiare in un parcheggio dei supermercati (di sera) o nelle viette laterali e fare gli ultimi 5/700 metri a piedi) per mangiare. Scegliamo il bistrot Burin che si trova proprio sul lungo mare e offre specialità locali. Il cibo è ottimo e abbondante, il personale gentile e il conto molto contenuto.
NOTA: di sera il locale è piuttosto affollato perciò bisogna mettere in conto un po' d'attesa o una prenotazione.
Dopo pranzo proseguiamo alla volta di Murter dove desideriamo prenotare un'escursione nel parco della isole Kornati. Strada facendo ci fermiamo a Tribunj, grazioso villaggio di pescatori, la cui visita ci consente anche di percorrere graziose stradine secondarie.

Il parco nazionale delle Kornati comprende 88 delle 152 Isole della Luna, così dette in quanto totalmente brulle e aride. Giunti a Murter troviamo un'agenzia che ci consente di prenotare l'escursione (arrivando in paese, si giunge ad un incrocio in cui si è obbligati a svoltare a destra.
NOTA: L'agenzia si trova a sinistra, avanti 50 metri. Il costo della gita (dalle 9 alle 17) è di 480 kn (meno di 70 €) per 2 persone e include il biglietto di ingresso nel parco ed il pranzo in un agriturismo. La nave ospita solo 80 passeggeri.

Dato che le gite non sono giornaliere, vale la pena di dedicare il pomeriggio dell'arrivo a Vodice per fare la prenotazione e vedere se è possibile effettuare la gita alle Kornati il giorno dopo o nei giorni successivi, in modo da poter pianificare la visita al Parco Nazionale di Krka. Rientrati in campeggio ci godiamo la spiaggia che si trova a 10 metri dalla tenda. Cena, passeggiata e… a nanna presto.

Sibenik Sibenik cascate di Krka cascate di Krka

SABATO 17/06/2006:
VODICE - CASCATE DEL KRKA - SIBENIK - VODICE (km 66)
La giornata è splendida e, subito dopo colazione, ci dirigiamo verso Skradin, località da cui si può accedere al Parco Nazionale di Krka.
NOTA: giungendo da Sibenik, ad un certo punto ci si trova davanti ad un bivio dove le indicazioni segnalano Parco Nazionale di Krka per entrambe le possibilità. Questo è dovuto al fatto che il parco, in questa zona, ha due ingressi, uno "alto" e uno "basso". Secondo noi è meglio prendere a sinistra e entrare dall'ingresso basso che consente di sfruttare anche il tratto in battello sul Krka che è molto pittoresco. I battelli ci sono ogni ora: per salire alle cascate la scansione è oraria (8 - 9 - 10… 19) mentre per scendere esiste un battello ogni mezz'ora (8,30 - 9,30…)
NOTA: la biglietteria si trova alla fine di una lunga discesa appena superato il ponte sul Krka. Proseguendo per circa 800 metri si trova il parcheggio dove lasciare i veicoli e dopo altri 200 c'è l'imbarcadero.

Pagati i biglietti e parcheggiata la moto, ci imbarchiamo su uno dei traghetti che, quasi subito, salpa. Ovunque ci sono canne palustri e l'acqua sembra un gigantesco smeraldo. Il tragitto dura circa 20 minuti e, una volta sbarcati, si inizia la passeggiata che consente di visitare le cascate. Secondo noi le scarpe da tennis (o simili) sono auspicabili in quanto, in alcuni punti, ciabatte o mocassini non garantiscono una buona aderenza. In pochi minuti si giunge alle prime cascate: sono molto belle e nel lago che formano si può anche fare il bagno.
NOTA: se si desidera provare l'esperienza del bagno nel torrente conviene farlo qui perché non ci sono altri posti dove farlo e a Plitvice la balneazione è proibita ovunque.
Proseguendo si giunge alle turbine della centrale che ha erogato corrente dal 1895 al 1914 e, subito dopo, all'incantevole belvedere costruito nel 1875 per l'imperatore austriaco Francesco Giuseppe I. Lungo tutto il percorso è un tripudio di cascate e panorami mozzafiato. Guardando attentamente (e con molta fortuna) siamo riusciti ad ammirare una lacerta trilineata (una lucertola verde con la coda grigia), una rana e una biscia d'acqua (tutte e tre specie autoctone). Alle 14,30 prendiamo il battello che ci riporta alla moto e decidiamo di andare a visitare Sibenik anche se, visto il traffico di ieri, non sappiamo se sia una buona idea.

Kornati Kornati isole Kornati Kornati

Giunti in città scopriamo che il centro, di sabato, nel primo pomeriggio, è deserto: tanto meglio! Parcheggiamo in un angolo vicino al mare e ci portiamo verso il duomo di San Giacomo. Eretto tra il XV e il XVI secolo su progetto di Giorgio il Dalmata cui è succeduto Nicola Fiorentino, è un monumento imponente costruito con una tecnica a incastro (quindi senza malte): praticamente la stessa tecnica del Lego! Visitato l'interno ci aggiriamo per i vicoli della città ammirando gli splendidi palazzi nobiliari, le numerose chiesette e le ripide scalinate.

DOMENICA 18/06/2006:
VODICE - MURTER - ISOLE KORNATI - VODICE (km 49)
La giornata è tersissima, ideale per la gita in barca alle isole Kornati. Alle 8,45 siamo a Murter davanti all'agenzia e in pochi attimi veniamo imbarcati su un battello molto caratteristico, il Barbarin, che sarà il nostro mezzo di trasporto. La traversata del tratto di mare che ci separa dalle isole dura circa un'ora e mezza e, lasciato il porto, in breve possiamo scorgere queste isole brulle che ci accompagneranno per il resto della giornata. Le isole Kornati sono interamente di proprietà privata, ogni proprietà è divisa dalle altre da muri di sassi che le tagliano perpendicolarmente e sono state usate dagli abitanti di Murter (che sono i proprietari) per sfuggire agli assedi. Sono così aride che il bestiame -principalmente capre e pecore- che ci vive si è adattato a bere l'acqua del mare e così che le sue carni sono naturalmente salate!
Le isole hanno origine dallo scontro di due placche tettoniche: in pratica la placca tettonica a cui appartiene anche l'Italia, si è incuneata sotto a quella a cui appartiene la Croazia e, spingendo, l'ha sollevata. Questo è evidente osservando la conformazione delle isole il cui lato ovest (sollevato) è a scogliera, mentre il lato est, digrada dolcemente.

Purtroppo la luce non è ideale per scattare delle belle foto (l'ora ideale sarebbe al tramonto) ma nel parco ci si può arrivare solo con barche private o gite organizzate e, in quest'ultimo caso, si transita di qui al mattino! Verso le 12,30 attracchiamo in una baia dove si trova il piccolo agriturismo dove consumeremo un pasto a base di sgombri alla griglia/nodini di maiale con contorno di insalata. Terminato il pranzo, con un'altra mezz'ora di navigazione giungiamo su un'isola dove, dopo una brevissima passeggiata, arriviamo in una splendida baia dove facciamo un bel bagno. Qui il fondo è basso e sabbioso (comunque è sempre raccomandabile indossare le scarpette di gomma) e l'acqua è tiepida: finalmente Cristina fa il suo primo bagno croato!
Dopo aver sguazzato una mezz'oretta ci imbarchiamo per la traversata di ritorno (circa 3,5 ore) che, per fortuna, non è affatto noiosa in quanto trascorsa in compagnia di due coppie di italiani. Rientriamo a Vodice per le 19,30 e dopo una bella doccia andiamo a mangiare.

             

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